Eugenio Finardi, socio onorario del nostro Movimento Culturale.

COMUNICATO STAMPA

Si è tenuto ieri, 12 febbraio 2014, presso la ex sala consiliare del Comune di Altamura, il tavolo tecnico per Cava Pontrelli sollecitato dal nostro Movimento Culturale.

L’incontro, al quale hanno preso parte, oltre ai rappresentanti del nostro Movimento, anche il Sindaco Mario Stacca, il Sovrintendente per i Beni Archeologici della Puglia, dottor Luigi La Rocca, la direttrice del Museo Nazionale Archeologico altamurano, dottoressa Francesca Radina, i dirigenti di riferimento, il consigliere di maggioranza Lillino Colonna e la consigliera di opposizione Rosa Melodia, ha fornito elementi chiarificatori rispetto a quanto già definitosi alla fine dell’ultima riunione del 17 dicembre scorso.

In particolare è emerso che, per trasferire al Ministero per i Beni Culturali la documentazione relativa alla procedura espropriativa in questione, è necessario un atto di impegno scritto da parte del Comune di Altamura. Ciò quanto espresso recisamente dal dottor La Rocca, il quale ha altresì confermato che la Sovrintendenza sta continuando a lavorare, di concerto con l’università degli studi di Bari, al progetto di tutela e conservazione del sito.

Accogliamo con ponderato entusiasmo questo ulteriore passo in avanti verso la definizione della questione Cava Pontrelli, rinnovando il nostro impegno a monitorare che le successive fasi procedurali si svolgano correttamente e in tempi celeri.

COMUNICATO STAMPA

È stato siglato ieri, 11 febbraio 2014, presso la ex sala consiliare del Palazzo di Città di Altamura, il protocollo di intesa tra il Movimento Culturale Spiragli e la Fondazione Culturale Alfonso Gatto di Salerno.

L’accordo è stato reso possibile dalla condivisione, da parte delle due realtà associative, delle medesime finalità e dei medesimi obiettivi che si intendono raggiungere, condividendo idee e risorse umane.

Il ponte ideale che da ieri unisce la città di Altamura a quella di Salerno servirà a consolidare il pensiero meridionalista che animò gli scritti di Tommaso Fiore, Rocco Scotellaro e Alfonso Gatto, conferendo a quello stesso pensiero una vocazione internazionale.