Siamo persuasi che non dobbiamo attendere risposte dalle amministrazioni pubbliche, siano esse destrorse o sinistrorse. Al contrario, dobbiamo essere propositivi ed evidenti; fondare la nostra ragion d'essere sulla inconfutabile utilità morale della Cultura.

giovedì 26 giugno 2014

Al3Mura 2014 -INFO EVENTI-

Di seguito riportiamo il costo dei biglieti degli eventi del 18 e 19 luglio 2014

18 luglio 2014
Opera teatrale Bocche di dama, euro 8,00

19 luglio 2014
Concerto di Max Manfredi, euro 15,00



martedì 24 giugno 2014

COMUNICATO STAMPA



Accogliamo con meraviglia lo zelo con cui il Direttore del Centro Interdipartimentale di Servizi per la Museologia Scientifica si è premurato di smentire il comunicato stampa del nostro Movimento Culturale dello scorso 9 giugno; comunicato stampa nel quale si addebitava al Soprintendente Luigi La Rocca la responsabilità della mancata visita a Cava Pontrelli da parte della comunità dei paleontologi impegnata nella XIV edizione delle «Giornate di Paleontologia», congresso annuale della Società paleontologica italiana.
Avremmo ammirato altresì il Direttore del Centro Interdipartimentale di Servizi per la Museologia Scientifica, se nel corso di questi anni avesse denunciato lo stato di degrado in cui versa la paleo superficie di Cava Pontrelli, colpevolmente abbandonata all’azione impietosa delle intemperie e alla colpevole incuria di chi avrebbe dovuto, invece, tutelarla. Siamo certi che una denuncia in tal senso ad opera di autorevoli scienziati, esperti del settore, avrebbe sortito effetti rilevanti.
È appena il caso di ricordare al Direttore del Centro Interdipartimentale di Servizi per la Museologia Scientifica che la paleo superficie con impronte di dinosauri in località Cava Pontrelli è stata immessa nei Beni del Demanio con D.M. del 7/12/2000 e che, in considerazione di ciò, lo Stato, rappresentato dal suo organo periferico, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, nel concedere a chicchessia l’autorizzazione alla visita al sito, non deve sottostare alla reperibilità o meno della proprietà della Cava, quest’ultima tenuta per legge a concedere una servitù di passaggio attraverso le aree circostanti la paleo superficie.
Ciò chiarito, ribadiamo quanto da noi detto nel citato comunicato stampa dello scorso 9 giugno, ossia che questo Movimento Culturale ritiene addebitabile allo Stato, nella persona del suo rappresentante, Luigi La Rocca, la responsabilità di ogni mancato accesso al sito, insieme a quella, ben più grave, del disastroso stato in cui attualmente versa.


mercoledì 18 giugno 2014

martedì 10 giugno 2014

COMUNICATO STAMPA



Nella pluriennale, irrisolta questione di Cava Pontrelli, lo Stato non ha mai fatto lo Stato, evitando sciaguratamente di applicare le proprie leggi e le opportune azioni di tutela e di salvaguardia di quella che la comunità scientifica internazionale considera la paleo-superficie ad impronte di dinosauri più importante d’Europa.
Ancora oggi, a distanza di quindici anni dall’accidentale scoperta di un patrimonio che avrebbe cambiato le sorti di un intero territorio, assistiamo a prese di posizione inammissibili, illegittime e immorali da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia che, inspiegabilmente, considera la società proprietaria del sito suo unico interlocutore, vietando addirittura alla comunità dei paleontologi di effettuare una visita a Cava Pontrelli in occasione della XIV edizione di «Giornate di Paleontologia», congresso annuale della Società paleontologica italiana.
Alla luce dei fatti più e meno recenti, è evidente che, anche contrariamente a quanto dichiarato in più occasioni dal soprintendente Luigi La Rocca, nessuno può visitare la Cava: né i membri del Movimento Culturale Spiragli (che pure erano stati autorizzati a farlo nel settembre del 2013 con la redazione di Rai Radio3 Scienze); né il Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia Cesare Veronico; né la comunità scientifica. Peccato, tuttavia, non poter imputare tale eccesso di zelo da parte dell’organo periferico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali alla volontà di voler salvaguardare un patrimonio ormai ampiamente e colpevolmente compromesso, rispetto al quale non ha ritenuto opportuno nemmeno reperire la misera somma necessaria a riconoscere l’indennizzo che avrebbe messo la parola fine alla procedura espropriativa, lasciando tale incombenza al governo della nostra Città.
A questo punto, sarebbe opportuno che Luigi La Rocca rinunciasse al proprio incarico.