Siamo persuasi che non dobbiamo attendere risposte dalle amministrazioni pubbliche, siano esse destrorse o sinistrorse. Al contrario, dobbiamo essere propositivi ed evidenti; fondare la nostra ragion d'essere sulla inconfutabile utilità morale della Cultura.

mercoledì 19 maggio 2010

Manifesto programmatico

In un momento di grande confusione nel nostro Paese, di fronte a chi, in una conferenza stampa tenuta al Palazzo Chigi, afferma che “la mafia è più famosa che potente”, e che dunque intende educare al silenzio le anime parlanti, soffocando il sapere con l’isolamento e con il puzzo dell’indifferenza, c’è chi in piccole realtà cittadine, come quella di Altamura, cerca di fare spazio, magari anche a gomitate, alla parola, all’arte, alla Cultura. Nasce così un movimento culturale e morale con un unico e sano obiettivo: diffondere la Cultura nelle sue più alte e libere forme, svincolata da qualsiasi bruciante compromesso e volta esclusivamente al rinascimento interiore di chi vorrà abbeverarsene. “Spiragli” è il nome dato all’associazione, un nome dall’immediata fiducia, genuina speranza, istintivo credo nella promessa di luce su una realtà spesso oscurata dal conformismo e dall’appiattimento intellettuale. Artisti, letterati, scrittori, poeti, musicisti, cantanti, giornalisti, conoscitori del sapere storico, esperti nelle tradizioni culinarie, tutti accomunati dal desiderio di risvegliare le menti, tutti nati per condividere la bellezza del racconto. Ed è il racconto di chi ha qualcosa da dire, di chi può dar voce all’espressione artistica con lealtà e libertà, di chi sa che il sogno di cambiare l’Italia deve necessariamente partire da piccole realtà, come quelle del proprio paese. In attesa, dunque, che qualcuno dia la smentita (come ormai per abitudine abbiamo imparato ad aspettarci) di quanto detto in una conferenza stampa, nel rispetto di coloro che professano le verità e che si fanno portatori di cultura, invitiamo a visitare il gruppo “Spiragli” attivo su
facebook. Per chi vuole trasformare il proprio sussurro in un energico grido.

Angela Colonna

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