Siamo persuasi che non dobbiamo attendere risposte dalle amministrazioni pubbliche, siano esse destrorse o sinistrorse. Al contrario, dobbiamo essere propositivi ed evidenti; fondare la nostra ragion d'essere sulla inconfutabile utilità morale della Cultura.

martedì 24 maggio 2011

"Assenza" di Angela Laborante

albero, albero, albero
un viale in pendenza
ed una casa non dichiarata, in salita.

Abusiva io
scendevo le scale
una ad
una
e guardavo davanti a me
me, estradata al muro dall'ombra di fianco.
Squadravo
lenzuola dimenticate a fili appese,
prese dalla pioggia al vento arrese,
le case 1,3,5,7 tutte dispari, tutte a schiera,
irreparabilmente
per il mio occhio che cercava
lo spiraglio estemo, o
perlomeno un passaggio breve
a domani. Non v'era verso:
solo il ritorno d'un tubo che
vagava in alto senza senso
nero al cielo fitto di nuvole,
portava fumo al mio passato.

Era evidente che divagavo
io e il blocco di rondini sventate
si dilungavano nel cielo.
Cielo spesso
pesante ci murava.

Ora legale,
piatta e senza ombra, risalgo le scale
due alla volta:
con saltello
e
senza.

tronco/reciso, tronco/reciso, tronco/reciso
un viale in salita
ed una casa accatasta, in discesa.

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